STEFANO CAPOZZI
Sono Stefano Capozzi e sono nato 39 anni fa in una piccola città paradiso nel nord est dell’Italia: Ferrara.
La mia è stata un’infanzia felice…con attenti genitori e fratelli più grandi che hanno sempre cercato di mostrarmi la giusta strada.
Nel 1996; quando avevo poco più di 11 anni ed ero in prima media…. ho ricevuto uno schiaffo fortissimo…. il più grande mai ricevuto… quello dei graffiti.
Non sono qui per parlare di loro ma piuttosto della loro evoluzione…. e di quello che mi hanno permesso di fare in seguito. mi spiego meglio…. ho avuto la fortuna di scegliere un lavoro estremamente accomodante verso questa mia ragione di vita, a 15 anni lavoravo già, andavo a scuola alla mattina e alla sera andavo al ristorante a lavorare e quando finivo andavo a dipingere i treni; i miei coetanei prendevano ancora briciole di paghetta dai genitori mentre io avevo già i soldi soprattutto per comprare gli spray.
La mia ambizione mi ha fatto pensare quasi subito ad altre mete…. in cui c’erano hotel di lusso dove poter perfezionare la mia attitudine al bello e all’arte e della mia saltuaria dedica alle tele con gli avventori, fino a quando nel 2006 qualcuno mi ha detto: “perché’ non provi ad esporre qualche tua tela qui?” li è iniziato tutto…. ho realizzato le prime 8 opere completamente a caso… con dei rami e delle foglie incollate sulla tela e poi dipinte a spray…. con dei gusci di lumaca e dei liquami naturali…mi ricordo che davo uno sfondo, ci incollavo le foglie fresche sopra e ridipingevo il quadro….aspettavo qualche giorno e le fogli seccandosi creavano il quadro da sole.
Passano gli anni passavano e in ogni posto dove andavo a lavorare lasciavo il segno con i miei graffiti, sempre un mio grande amore.
Articoli sui giornali, ramanzine, licenziamenti e notti in caserma non sono stati in grado di farmi disinnamorare della mia passione.
Il fiume in piena che mi scorreva dentro aveva bisogno di affluenti per contenere la forza della sua corrente, nel 2014 dopo 8 anni in giro per l’Italia e per il mondo ho rinunciato ad un incarico da primo maître d’ hotel a 5 stelle sono rimasto nella mia amata Ferrara, ho preso uno studio e ho deciso che i quadri dovevano essere il mio primo e grande amore.
Ho continuato a lavorare nei ristoranti e a svolgere la professione di cui sono sempre stato orgoglioso.
Mantenere l’equilibrio nella vita per tutti i miei amori e le mie passioni non è stato facile; un’artista si sa vive di luce propria ma anche di luce riflessa; i graffiti, il lavoro, gli amici, i quadri, la musica, le donne, la mia fantastica famiglia e i viaggi in giro per il mondo.
Nel 2015 è arrivata la vera svolta, ho iniziato a creare quadri che spesso piacevano a me per primo ed è stata la più grande infusione di fiducia che potessi avere, continuavo e provavo, ho iniziato a definire il mio stile ben preciso…uno stile senza spunti e senza ispirazioni… creato completamente dalla mia testa… senza pensarci più di tanto.
Arrivato ad oggi, mi guardo indietro e dico a me stesso che sono molto contento.
Un’ aspetto importante che mi differenzia da tanti altri artisti è l’essere nato senza invidia, io guardo gli altri con grande ammirazione senza farmi troppe domande, non è solo una questione di impegno o dedizione, c’è di mezzo il talento e il talento non si compra il talento è innato.
Sembra un discorso banale invece è la colonna portante della mia mentalità. ogni volta che mi metto a fare un nuovo pezzo, parto con una confusa idea e tracciando un primo pensiero…. poco a poco inizia a prendere forma; il titolo dell’opera lo decido sempre a lavoro finito….mentre lo faccio non so cosa sto facendo, è come se fosse un corso di pittura tutte le volte, un corso di pittura con il mio maestro d’ arte immaginario.
Le foto che vedete sono il frutto di una spontaneità estrema…voluta… che contrasta pesantemente tutti quegli artisti che ricalcano o usano i proiettori; la mia testa in quell’ attimo dice una cosa…la faccio, un attimo dopo ne dice un'altra, cancello e rifaccio, è sempre un fare e rifare fino quando non arriva quel momento in cui dico: E’ FINITO! e come tutte le volte….non sono mai contento.
La mia è stata un’infanzia felice…con attenti genitori e fratelli più grandi che hanno sempre cercato di mostrarmi la giusta strada.
Nel 1996; quando avevo poco più di 11 anni ed ero in prima media…. ho ricevuto uno schiaffo fortissimo…. il più grande mai ricevuto… quello dei graffiti.
Non sono qui per parlare di loro ma piuttosto della loro evoluzione…. e di quello che mi hanno permesso di fare in seguito. mi spiego meglio…. ho avuto la fortuna di scegliere un lavoro estremamente accomodante verso questa mia ragione di vita, a 15 anni lavoravo già, andavo a scuola alla mattina e alla sera andavo al ristorante a lavorare e quando finivo andavo a dipingere i treni; i miei coetanei prendevano ancora briciole di paghetta dai genitori mentre io avevo già i soldi soprattutto per comprare gli spray.
La mia ambizione mi ha fatto pensare quasi subito ad altre mete…. in cui c’erano hotel di lusso dove poter perfezionare la mia attitudine al bello e all’arte e della mia saltuaria dedica alle tele con gli avventori, fino a quando nel 2006 qualcuno mi ha detto: “perché’ non provi ad esporre qualche tua tela qui?” li è iniziato tutto…. ho realizzato le prime 8 opere completamente a caso… con dei rami e delle foglie incollate sulla tela e poi dipinte a spray…. con dei gusci di lumaca e dei liquami naturali…mi ricordo che davo uno sfondo, ci incollavo le foglie fresche sopra e ridipingevo il quadro….aspettavo qualche giorno e le fogli seccandosi creavano il quadro da sole.
Passano gli anni passavano e in ogni posto dove andavo a lavorare lasciavo il segno con i miei graffiti, sempre un mio grande amore.
Articoli sui giornali, ramanzine, licenziamenti e notti in caserma non sono stati in grado di farmi disinnamorare della mia passione.
Il fiume in piena che mi scorreva dentro aveva bisogno di affluenti per contenere la forza della sua corrente, nel 2014 dopo 8 anni in giro per l’Italia e per il mondo ho rinunciato ad un incarico da primo maître d’ hotel a 5 stelle sono rimasto nella mia amata Ferrara, ho preso uno studio e ho deciso che i quadri dovevano essere il mio primo e grande amore.
Ho continuato a lavorare nei ristoranti e a svolgere la professione di cui sono sempre stato orgoglioso.
Mantenere l’equilibrio nella vita per tutti i miei amori e le mie passioni non è stato facile; un’artista si sa vive di luce propria ma anche di luce riflessa; i graffiti, il lavoro, gli amici, i quadri, la musica, le donne, la mia fantastica famiglia e i viaggi in giro per il mondo.
Nel 2015 è arrivata la vera svolta, ho iniziato a creare quadri che spesso piacevano a me per primo ed è stata la più grande infusione di fiducia che potessi avere, continuavo e provavo, ho iniziato a definire il mio stile ben preciso…uno stile senza spunti e senza ispirazioni… creato completamente dalla mia testa… senza pensarci più di tanto.
Arrivato ad oggi, mi guardo indietro e dico a me stesso che sono molto contento.
Un’ aspetto importante che mi differenzia da tanti altri artisti è l’essere nato senza invidia, io guardo gli altri con grande ammirazione senza farmi troppe domande, non è solo una questione di impegno o dedizione, c’è di mezzo il talento e il talento non si compra il talento è innato.
Sembra un discorso banale invece è la colonna portante della mia mentalità. ogni volta che mi metto a fare un nuovo pezzo, parto con una confusa idea e tracciando un primo pensiero…. poco a poco inizia a prendere forma; il titolo dell’opera lo decido sempre a lavoro finito….mentre lo faccio non so cosa sto facendo, è come se fosse un corso di pittura tutte le volte, un corso di pittura con il mio maestro d’ arte immaginario.
Le foto che vedete sono il frutto di una spontaneità estrema…voluta… che contrasta pesantemente tutti quegli artisti che ricalcano o usano i proiettori; la mia testa in quell’ attimo dice una cosa…la faccio, un attimo dopo ne dice un'altra, cancello e rifaccio, è sempre un fare e rifare fino quando non arriva quel momento in cui dico: E’ FINITO! e come tutte le volte….non sono mai contento.
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